Costellazioni familiari, costellazioni sistemiche, costellazioni di gruppo, costellazioni aziendali, costellazioni individuali.

Costellazioni familiari e sistemiche.

Le costellazioni familiari e sistemiche sono una tecnica sviluppatasi nell’ambito della psicologia sistemica e messa a punto da Bert Hellinger.

Questa tecnica si potrebbe definire allo stato attuale psico/quantica, va ben oltre la psicoterapia tradizionale seppur ne condivide e riprende molti aspetti, dall’ipnosi di Milton Erickson, lo psicodramma di Moreno, la gestalt di Perls, la terapia familiare, senza tralasciare gli assunti di Jung, Freud e altri illustri che avevano intuito le potenzialità e le implicazioni dell’aspetto generazionale sulle sintomatologie.

Ciò che più si evidenzia nel procedimento di questa tecnica è il poter accedere attraverso i “movimenti dei rappresentanti” a un “Campo Familiare Informato” che, al di là del tempo, continua a mantenere intatti tutti gli avvenimenti accaduti in una determinata famiglia.

Alcuni eventi restano “registrati” in questo Campo Quantico incorruttibile alla verità nascosta, rielaborata o modellata.

La tecnica dichiara di basarsi su teorie e prassi psicologiche, a partire dalla psicoanalisi (Bert Hellinger, l’ideatore delle costellazioni familiari, è stato sacerdote prima che psicoanalista), riprendendo poi molti aspetti dalla psicoterapia della Gestalt, dalla psicoterapia sistemico familiare, dall’ipnosi eriksoniana, e dallo psicodramma di Moreno.

Bert Hellinger a partire dal 1980 espose le basi delle sue linee teoretiche e metodologiche in merito alle costellazioni familiari e sistemiche. Poco dopo, in Francia Anne Schützenberger mise a punto una tecnica che si potrebbe definire sorella delle costellazioni familiari, chiamata “Sindrome degli Antenati”. Qualche anno più tardi, nel ’90, due sorelle psicoterapeute del Mental Research Institute di Palo Alto, Doris e Lise Langlois, misero a punto un’altra tecnica simile, dandole il nome di “psicogenealogia”.

Secondo Hellinger e i suoi sostenitori, gli elementi teoretici che sono alla base della terapia sarebbero ripresi da numerose concezioni e pratiche sviluppate nell’ambito della psicologia e della psicoanalisi, ma anche di altre definite come pseudoscientifiche. Hellinger ritiene che – a suo parere – la vita di ognuno sarebbe condizionata da destini e sentimenti che non sarebbero veramente propri e personali; anche malattie gravi, il desiderio di morte e problemi sul lavoro potrebbero essere dovuti, secondo questa sua teoria, a “irretimenti” del sistema-famiglia e, a suo dire, potrebbero essere portati alla luce attraverso il processo delle cosiddette “costellazioni familiari”.

Queste sono costituite da una “messa in scena”, riprodotta da “rappresentanti”, che in modo intuitivo ricreerebbero le inter-dipendenze esistenti tra i componenti di una famiglia o di un gruppo, permettendo in tal modo di evidenziare le presunte dinamiche inconsce che, nel suo modello, produrrebbero sofferenza in molti aspetti della vita (relazioni affettive, relazioni professionali, rapporto con il denaro e con la salute).

Ciò che accade durante una rappresentazione familiare è stato ipoteticamente spiegato rifacendosi a teorie note ma non generalmente accettate da tutta la comunità scientifica: la teoria dei campi morfogenetici di Rupert Sheldrake, le dichiarazioni di Masaru Emoto sulla presunta “memoria delle acque”, i diversi stati di coscienza cui fa riferimento l’ipnosi eriksoniana, e altro.

Non risultano esistere prove cliniche di efficacia o di sicurezza del metodo che siano state pubblicate nella letteratura scientifica internazionale peer-reviewed. I risultati di questo metodo sono stati attribuiti dalla letteratura scientifica a fenomeni come l’effetto placebo, la suggestione e l’empatia.

Costellazioni di gruppo.

Le costellazioni di gruppo sono una tecnica sviluppatasi nell’ambito della psicologia sistemica e messa a punto da Bert Hellinger.

Questa tecnica si potrebbe definire allo stato attuale psico/quantica, va ben oltre la psicoterapia tradizionale seppur ne condivide e riprende molti aspetti, dall’ipnosi di Milton Erickson, lo psicodramma di Moreno, la gestalt di Perls, la terapia familiare, senza tralasciare gli assunti di Jung, Freud e altri illustri che avevano intuito le potenzialità e le implicazioni dell’aspetto generazionale sulle sintomatologie.

Ciò che più si evidenzia nel procedimento di questa tecnica è il poter accedere attraverso i “movimenti dei rappresentanti” a un “Campo Familiare Informato” che, al di là del tempo, continua a mantenere intatti tutti gli avvenimenti accaduti in una determinata famiglia.

Alcuni eventi restano “registrati” in questo Campo Quantico incorruttibile alla verità nascosta, rielaborata o modellata.

La tecnica dichiara di basarsi su teorie e prassi psicologiche, a partire dalla psicoanalisi (Bert Hellinger, l’ideatore delle costellazioni familiari, è stato sacerdote prima che psicoanalista), riprendendo poi molti aspetti dalla psicoterapia della Gestalt, dalla psicoterapia sistemico familiare, dall’ipnosi eriksoniana, e dallo psicodramma di Moreno.

Bert Hellinger a partire dal 1980 espose le basi delle sue linee teoretiche e metodologiche in merito alle costellazioni familiari e sistemiche. Poco dopo, in Francia Anne Schützenberger mise a punto una tecnica che si potrebbe definire sorella delle costellazioni familiari, chiamata “Sindrome degli Antenati”. Qualche anno più tardi, nel ’90, due sorelle psicoterapeute del Mental Research Institute di Palo Alto, Doris e Lise Langlois, misero a punto un’altra tecnica simile, dandole il nome di “psicogenealogia”.

Secondo Hellinger e i suoi sostenitori, gli elementi teoretici che sono alla base della terapia sarebbero ripresi da numerose concezioni e pratiche sviluppate nell’ambito della psicologia e della psicoanalisi, ma anche di altre definite come pseudoscientifiche. Hellinger ritiene che – a suo parere – la vita di ognuno sarebbe condizionata da destini e sentimenti che non sarebbero veramente propri e personali; anche malattie gravi, il desiderio di morte e problemi sul lavoro potrebbero essere dovuti, secondo questa sua teoria, a “irretimenti” del sistema-famiglia e, a suo dire, potrebbero essere portati alla luce attraverso il processo delle cosiddette “costellazioni familiari”.

Queste sono costituite da una “messa in scena”, riprodotta da “rappresentanti”, che in modo intuitivo ricreerebbero le inter-dipendenze esistenti tra i componenti di una famiglia o di un gruppo, permettendo in tal modo di evidenziare le presunte dinamiche inconsce che, nel suo modello, produrrebbero sofferenza in molti aspetti della vita (relazioni affettive, relazioni professionali, rapporto con il denaro e con la salute).

Ciò che accade durante una rappresentazione familiare è stato ipoteticamente spiegato rifacendosi a teorie note ma non generalmente accettate da tutta la comunità scientifica: la teoria dei campi morfogenetici di Rupert Sheldrake, le dichiarazioni di Masaru Emoto sulla presunta “memoria delle acque”, i diversi stati di coscienza cui fa riferimento l’ipnosi eriksoniana, e altro.

Non risultano esistere prove cliniche di efficacia o di sicurezza del metodo che siano state pubblicate nella letteratura scientifica internazionale peer-reviewed. I risultati di questo metodo sono stati attribuiti dalla letteratura scientifica a fenomeni come l’effetto placebo, la suggestione e l’empatia.

Costellazioni aziendali.

Le costellazioni aziendali sono una tecnica sviluppatasi nell’ambito della psicologia sistemica e messa a punto da Bert Hellinger.

Questa tecnica si potrebbe definire allo stato attuale psico/quantica, va ben oltre la psicoterapia tradizionale seppur ne condivide e riprende molti aspetti, dall’ipnosi di Milton Erickson, lo psicodramma di Moreno, la gestalt di Perls, la terapia familiare, senza tralasciare gli assunti di Jung, Freud e altri illustri che avevano intuito le potenzialità e le implicazioni dell’aspetto generazionale sulle sintomatologie.

Ciò che più si evidenzia nel procedimento di questa tecnica è il poter accedere attraverso i “movimenti dei rappresentanti” a un “Campo Familiare Informato” che, al di là del tempo, continua a mantenere intatti tutti gli avvenimenti accaduti in una determinata famiglia.

Alcuni eventi restano “registrati” in questo Campo Quantico incorruttibile alla verità nascosta, rielaborata o modellata.

La tecnica dichiara di basarsi su teorie e prassi psicologiche, a partire dalla psicoanalisi (Bert Hellinger, l’ideatore delle costellazioni familiari, è stato sacerdote prima che psicoanalista), riprendendo poi molti aspetti dalla psicoterapia della Gestalt, dalla psicoterapia sistemico familiare, dall’ipnosi eriksoniana, e dallo psicodramma di Moreno.

Bert Hellinger a partire dal 1980 espose le basi delle sue linee teoretiche e metodologiche in merito alle costellazioni familiari e sistemiche. Poco dopo, in Francia Anne Schützenberger mise a punto una tecnica che si potrebbe definire sorella delle costellazioni familiari, chiamata “Sindrome degli Antenati”. Qualche anno più tardi, nel ’90, due sorelle psicoterapeute del Mental Research Institute di Palo Alto, Doris e Lise Langlois, misero a punto un’altra tecnica simile, dandole il nome di “psicogenealogia”.

Secondo Hellinger e i suoi sostenitori, gli elementi teoretici che sono alla base della terapia sarebbero ripresi da numerose concezioni e pratiche sviluppate nell’ambito della psicologia e della psicoanalisi, ma anche di altre definite come pseudoscientifiche. Hellinger ritiene che – a suo parere – la vita di ognuno sarebbe condizionata da destini e sentimenti che non sarebbero veramente propri e personali; anche malattie gravi, il desiderio di morte e problemi sul lavoro potrebbero essere dovuti, secondo questa sua teoria, a “irretimenti” del sistema-famiglia e, a suo dire, potrebbero essere portati alla luce attraverso il processo delle cosiddette “costellazioni familiari”.

Queste sono costituite da una “messa in scena”, riprodotta da “rappresentanti”, che in modo intuitivo ricreerebbero le inter-dipendenze esistenti tra i componenti di una famiglia o di un gruppo, permettendo in tal modo di evidenziare le presunte dinamiche inconsce che, nel suo modello, produrrebbero sofferenza in molti aspetti della vita (relazioni affettive, relazioni professionali, rapporto con il denaro e con la salute).

Ciò che accade durante una rappresentazione familiare è stato ipoteticamente spiegato rifacendosi a teorie note ma non generalmente accettate da tutta la comunità scientifica: la teoria dei campi morfogenetici di Rupert Sheldrake, le dichiarazioni di Masaru Emoto sulla presunta “memoria delle acque”, i diversi stati di coscienza cui fa riferimento l’ipnosi eriksoniana, e altro.

Non risultano esistere prove cliniche di efficacia o di sicurezza del metodo che siano state pubblicate nella letteratura scientifica internazionale peer-reviewed. I risultati di questo metodo sono stati attribuiti dalla letteratura scientifica a fenomeni come l’effetto placebo, la suggestione e l’empatia.

Costellazioni individuali.

Le costellazioni individuali sono una tecnica sviluppatasi nell’ambito della psicologia sistemica e messa a punto da Bert Hellinger.

Questa tecnica si potrebbe definire allo stato attuale psico/quantica, va ben oltre la psicoterapia tradizionale seppur ne condivide e riprende molti aspetti, dall’ipnosi di Milton Erickson, lo psicodramma di Moreno, la gestalt di Perls, la terapia familiare, senza tralasciare gli assunti di Jung, Freud e altri illustri che avevano intuito le potenzialità e le implicazioni dell’aspetto generazionale sulle sintomatologie.

Ciò che più si evidenzia nel procedimento di questa tecnica è il poter accedere attraverso i “movimenti dei rappresentanti” a un “Campo Familiare Informato” che, al di là del tempo, continua a mantenere intatti tutti gli avvenimenti accaduti in una determinata famiglia.

Alcuni eventi restano “registrati” in questo Campo Quantico incorruttibile alla verità nascosta, rielaborata o modellata.

La tecnica dichiara di basarsi su teorie e prassi psicologiche, a partire dalla psicoanalisi (Bert Hellinger, l’ideatore delle costellazioni familiari, è stato sacerdote prima che psicoanalista), riprendendo poi molti aspetti dalla psicoterapia della Gestalt, dalla psicoterapia sistemico familiare, dall’ipnosi eriksoniana, e dallo psicodramma di Moreno.

Bert Hellinger a partire dal 1980 espose le basi delle sue linee teoretiche e metodologiche in merito alle costellazioni familiari e sistemiche. Poco dopo, in Francia Anne Schützenberger mise a punto una tecnica che si potrebbe definire sorella delle costellazioni familiari, chiamata “Sindrome degli Antenati”. Qualche anno più tardi, nel ’90, due sorelle psicoterapeute del Mental Research Institute di Palo Alto, Doris e Lise Langlois, misero a punto un’altra tecnica simile, dandole il nome di “psicogenealogia”.

Secondo Hellinger e i suoi sostenitori, gli elementi teoretici che sono alla base della terapia sarebbero ripresi da numerose concezioni e pratiche sviluppate nell’ambito della psicologia e della psicoanalisi, ma anche di altre definite come pseudoscientifiche. Hellinger ritiene che – a suo parere – la vita di ognuno sarebbe condizionata da destini e sentimenti che non sarebbero veramente propri e personali; anche malattie gravi, il desiderio di morte e problemi sul lavoro potrebbero essere dovuti, secondo questa sua teoria, a “irretimenti” del sistema-famiglia e, a suo dire, potrebbero essere portati alla luce attraverso il processo delle cosiddette “costellazioni familiari”.

Queste sono costituite da una “messa in scena”, riprodotta da “rappresentanti”, che in modo intuitivo ricreerebbero le inter-dipendenze esistenti tra i componenti di una famiglia o di un gruppo, permettendo in tal modo di evidenziare le presunte dinamiche inconsce che, nel suo modello, produrrebbero sofferenza in molti aspetti della vita (relazioni affettive, relazioni professionali, rapporto con il denaro e con la salute).

Ciò che accade durante una rappresentazione familiare è stato ipoteticamente spiegato rifacendosi a teorie note ma non generalmente accettate da tutta la comunità scientifica: la teoria dei campi morfogenetici di Rupert Sheldrake, le dichiarazioni di Masaru Emoto sulla presunta “memoria delle acque”, i diversi stati di coscienza cui fa riferimento l’ipnosi eriksoniana, e altro.

Non risultano esistere prove cliniche di efficacia o di sicurezza del metodo che siano state pubblicate nella letteratura scientifica internazionale peer-reviewed. I risultati di questo metodo sono stati attribuiti dalla letteratura scientifica a fenomeni come l’effetto placebo, la suggestione e l’empatia.

Costellazioni.

Le costellazioni sono una tecnica sviluppatasi nell’ambito della psicologia sistemica e messa a punto da Bert Hellinger.

Questa tecnica si potrebbe definire allo stato attuale psico/quantica, va ben oltre la psicoterapia tradizionale seppur ne condivide e riprende molti aspetti, dall’ipnosi di Milton Erickson, lo psicodramma di Moreno, la gestalt di Perls, la terapia familiare, senza tralasciare gli assunti di Jung, Freud e altri illustri che avevano intuito le potenzialità e le implicazioni dell’aspetto generazionale sulle sintomatologie.

Ciò che più si evidenzia nel procedimento di questa tecnica è il poter accedere attraverso i “movimenti dei rappresentanti” a un “Campo Familiare Informato” che, al di là del tempo, continua a mantenere intatti tutti gli avvenimenti accaduti in una determinata famiglia.

Alcuni eventi restano “registrati” in questo Campo Quantico incorruttibile alla verità nascosta, rielaborata o modellata.

La tecnica dichiara di basarsi su teorie e prassi psicologiche, a partire dalla psicoanalisi (Bert Hellinger, l’ideatore delle costellazioni familiari, è stato sacerdote prima che psicoanalista), riprendendo poi molti aspetti dalla psicoterapia della Gestalt, dalla psicoterapia sistemico familiare, dall’ipnosi eriksoniana, e dallo psicodramma di Moreno.

Bert Hellinger a partire dal 1980 espose le basi delle sue linee teoretiche e metodologiche in merito alle costellazioni familiari e sistemiche. Poco dopo, in Francia Anne Schützenberger mise a punto una tecnica che si potrebbe definire sorella delle costellazioni familiari, chiamata “Sindrome degli Antenati”. Qualche anno più tardi, nel ’90, due sorelle psicoterapeute del Mental Research Institute di Palo Alto, Doris e Lise Langlois, misero a punto un’altra tecnica simile, dandole il nome di “psicogenealogia”.

Secondo Hellinger e i suoi sostenitori, gli elementi teoretici che sono alla base della terapia sarebbero ripresi da numerose concezioni e pratiche sviluppate nell’ambito della psicologia e della psicoanalisi, ma anche di altre definite come pseudoscientifiche. Hellinger ritiene che – a suo parere – la vita di ognuno sarebbe condizionata da destini e sentimenti che non sarebbero veramente propri e personali; anche malattie gravi, il desiderio di morte e problemi sul lavoro potrebbero essere dovuti, secondo questa sua teoria, a “irretimenti” del sistema-famiglia e, a suo dire, potrebbero essere portati alla luce attraverso il processo delle cosiddette “costellazioni familiari”.

Queste sono costituite da una “messa in scena”, riprodotta da “rappresentanti”, che in modo intuitivo ricreerebbero le inter-dipendenze esistenti tra i componenti di una famiglia o di un gruppo, permettendo in tal modo di evidenziare le presunte dinamiche inconsce che, nel suo modello, produrrebbero sofferenza in molti aspetti della vita (relazioni affettive, relazioni professionali, rapporto con il denaro e con la salute).

Ciò che accade durante una rappresentazione familiare è stato ipoteticamente spiegato rifacendosi a teorie note ma non generalmente accettate da tutta la comunità scientifica: la teoria dei campi morfogenetici di Rupert Sheldrake, le dichiarazioni di Masaru Emoto sulla presunta “memoria delle acque”, i diversi stati di coscienza cui fa riferimento l’ipnosi eriksoniana, e altro.

Non risultano esistere prove cliniche di efficacia o di sicurezza del metodo che siano state pubblicate nella letteratura scientifica internazionale peer-reviewed. I risultati di questo metodo sono stati attribuiti dalla letteratura scientifica a fenomeni come l’effetto placebo, la suggestione e l’empatia.

Costellazioni Infinity progress.

Le costellazioni Infinity progress sono una tecnica sviluppatasi nell’ambito della psicologia sistemica e messa a punto da Bert Hellinger.

Questa tecnica si potrebbe definire allo stato attuale psico/quantica, va ben oltre la psicoterapia tradizionale seppur ne condivide e riprende molti aspetti, dall’ipnosi di Milton Erickson, lo psicodramma di Moreno, la gestalt di Perls, la terapia familiare, senza tralasciare gli assunti di Jung, Freud e altri illustri che avevano intuito le potenzialità e le implicazioni dell’aspetto generazionale sulle sintomatologie.

Ciò che più si evidenzia nel procedimento di questa tecnica è il poter accedere attraverso i “movimenti dei rappresentanti” a un “Campo Familiare Informato” che, al di là del tempo, continua a mantenere intatti tutti gli avvenimenti accaduti in una determinata famiglia.

Alcuni eventi restano “registrati” in questo Campo Quantico incorruttibile alla verità nascosta, rielaborata o modellata.

La tecnica dichiara di basarsi su teorie e prassi psicologiche, a partire dalla psicoanalisi (Bert Hellinger, l’ideatore delle costellazioni familiari, è stato sacerdote prima che psicoanalista), riprendendo poi molti aspetti dalla psicoterapia della Gestalt, dalla psicoterapia sistemico familiare, dall’ipnosi eriksoniana, e dallo psicodramma di Moreno.

Bert Hellinger a partire dal 1980 espose le basi delle sue linee teoretiche e metodologiche in merito alle costellazioni familiari e sistemiche. Poco dopo, in Francia Anne Schützenberger mise a punto una tecnica che si potrebbe definire sorella delle costellazioni familiari, chiamata “Sindrome degli Antenati”. Qualche anno più tardi, nel ’90, due sorelle psicoterapeute del Mental Research Institute di Palo Alto, Doris e Lise Langlois, misero a punto un’altra tecnica simile, dandole il nome di “psicogenealogia”.

Secondo Hellinger e i suoi sostenitori, gli elementi teoretici che sono alla base della terapia sarebbero ripresi da numerose concezioni e pratiche sviluppate nell’ambito della psicologia e della psicoanalisi, ma anche di altre definite come pseudoscientifiche. Hellinger ritiene che – a suo parere – la vita di ognuno sarebbe condizionata da destini e sentimenti che non sarebbero veramente propri e personali; anche malattie gravi, il desiderio di morte e problemi sul lavoro potrebbero essere dovuti, secondo questa sua teoria, a “irretimenti” del sistema-famiglia e, a suo dire, potrebbero essere portati alla luce attraverso il processo delle cosiddette “costellazioni familiari”.

Queste sono costituite da una “messa in scena”, riprodotta da “rappresentanti”, che in modo intuitivo ricreerebbero le inter-dipendenze esistenti tra i componenti di una famiglia o di un gruppo, permettendo in tal modo di evidenziare le presunte dinamiche inconsce che, nel suo modello, produrrebbero sofferenza in molti aspetti della vita (relazioni affettive, relazioni professionali, rapporto con il denaro e con la salute).

Ciò che accade durante una rappresentazione familiare è stato ipoteticamente spiegato rifacendosi a teorie note ma non generalmente accettate da tutta la comunità scientifica: la teoria dei campi morfogenetici di Rupert Sheldrake, le dichiarazioni di Masaru Emoto sulla presunta “memoria delle acque”, i diversi stati di coscienza cui fa riferimento l’ipnosi eriksoniana, e altro.

Non risultano esistere prove cliniche di efficacia o di sicurezza del metodo che siano state pubblicate nella letteratura scientifica internazionale peer-reviewed. I risultati di questo metodo sono stati attribuiti dalla letteratura scientifica a fenomeni come l’effetto placebo, la suggestione e l’empatia.

Costellazioni Roberta Margiotta.

Le costellazioni Roberta Margiotta sono una tecnica sviluppatasi nell’ambito della psicologia sistemica e messa a punto da Bert Hellinger.

Questa tecnica si potrebbe definire allo stato attuale psico/quantica, va ben oltre la psicoterapia tradizionale seppur ne condivide e riprende molti aspetti, dall’ipnosi di Milton Erickson, lo psicodramma di Moreno, la gestalt di Perls, la terapia familiare, senza tralasciare gli assunti di Jung, Freud e altri illustri che avevano intuito le potenzialità e le implicazioni dell’aspetto generazionale sulle sintomatologie.

Ciò che più si evidenzia nel procedimento di questa tecnica è il poter accedere attraverso i “movimenti dei rappresentanti” a un “Campo Familiare Informato” che, al di là del tempo, continua a mantenere intatti tutti gli avvenimenti accaduti in una determinata famiglia.

Alcuni eventi restano “registrati” in questo Campo Quantico incorruttibile alla verità nascosta, rielaborata o modellata.

La tecnica dichiara di basarsi su teorie e prassi psicologiche, a partire dalla psicoanalisi (Bert Hellinger, l’ideatore delle costellazioni familiari, è stato sacerdote prima che psicoanalista), riprendendo poi molti aspetti dalla psicoterapia della Gestalt, dalla psicoterapia sistemico familiare, dall’ipnosi eriksoniana, e dallo psicodramma di Moreno.

Bert Hellinger a partire dal 1980 espose le basi delle sue linee teoretiche e metodologiche in merito alle costellazioni familiari e sistemiche. Poco dopo, in Francia Anne Schützenberger mise a punto una tecnica che si potrebbe definire sorella delle costellazioni familiari, chiamata “Sindrome degli Antenati”. Qualche anno più tardi, nel ’90, due sorelle psicoterapeute del Mental Research Institute di Palo Alto, Doris e Lise Langlois, misero a punto un’altra tecnica simile, dandole il nome di “psicogenealogia”.

Secondo Hellinger e i suoi sostenitori, gli elementi teoretici che sono alla base della terapia sarebbero ripresi da numerose concezioni e pratiche sviluppate nell’ambito della psicologia e della psicoanalisi, ma anche di altre definite come pseudoscientifiche. Hellinger ritiene che – a suo parere – la vita di ognuno sarebbe condizionata da destini e sentimenti che non sarebbero veramente propri e personali; anche malattie gravi, il desiderio di morte e problemi sul lavoro potrebbero essere dovuti, secondo questa sua teoria, a “irretimenti” del sistema-famiglia e, a suo dire, potrebbero essere portati alla luce attraverso il processo delle cosiddette “costellazioni familiari”.

Queste sono costituite da una “messa in scena”, riprodotta da “rappresentanti”, che in modo intuitivo ricreerebbero le inter-dipendenze esistenti tra i componenti di una famiglia o di un gruppo, permettendo in tal modo di evidenziare le presunte dinamiche inconsce che, nel suo modello, produrrebbero sofferenza in molti aspetti della vita (relazioni affettive, relazioni professionali, rapporto con il denaro e con la salute).

Ciò che accade durante una rappresentazione familiare è stato ipoteticamente spiegato rifacendosi a teorie note ma non generalmente accettate da tutta la comunità scientifica: la teoria dei campi morfogenetici di Rupert Sheldrake, le dichiarazioni di Masaru Emoto sulla presunta “memoria delle acque”, i diversi stati di coscienza cui fa riferimento l’ipnosi eriksoniana, e altro.

Non risultano esistere prove cliniche di efficacia o di sicurezza del metodo che siano state pubblicate nella letteratura scientifica internazionale peer-reviewed. I risultati di questo metodo sono stati attribuiti dalla letteratura scientifica a fenomeni come l’effetto placebo, la suggestione e l’empatia.

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