DI MASCHERINE E QUINTO CHAKRA…

Come mai l’umanità intera sta scegliendo di indossare un BAVAGLIO?!

 

Sono giorni di riflessione e di osservazione di ciò che sta accadendo: quelli che prima erano oggetti quasi “sconosciuti”, oggi rappresentano l’insostituibile, l’irrinunciabile per molti di noi.

Con indosso una mascherina arriva, dopo pochissimo, la sensazione che manchi l’aria, il respiro è più superficiale, ma soprattutto le parole sembrano uscire a fatica: si inibisce la voglia di parlare: O meglio: poche parole, solo quelle essenziali; per il resto la comunicazione, ma soprattutto il desiderio di comunicare, si spegne! E allora arriva un pensiero: voce, comunicazione, bocca…. è qui che si manifesta l’energia del QUINTO CHAKRA. È in quest’area del nostro corpo che abbiamo a disposizione un bacino inesauribile di energia creativa e comunicativa, che ci permette di manifestare noi stessi in ogni forma: la parola in primis, ma anche il canto, la poesia, la scrittura, la danza, la pittura, la musica, la scultura… ogni forma di espressione! È quell’energia che ci permette di esprimere la nostra essenza più profonda, di dire chi siamo, cosa vogliamo, cosa pensiamo, cosa proviamo. È con il quinto Chakra, nella sua espressione più luminosa, che dichiariamo a noi stessi e agli altri la nostra Verità e DIAMO FORMA A CIÒ CHE ABBIAMO DENTRO DI NOI! E il verbo del quinto Chakra è: Io parlo. Io creo.

L’aria passa attraverso la gola, fa vibrare le corde vocali, diventa suono che, nella bocca, prende forma e si trasforma in parola… Così nasce la comunicazione; così nasce quel PONTE a nostra disposizione per ENTRARE IN CONNESSIONE CON L’ALTRO. Le parole, come ogni opera della nostra creazione, unificano, informano e trasformano sia chi le produce, che chi le riceve. Ma ogni volta che ci è stato detto, soprattutto nella nostra infanzia, ma non solo: non parlare, stai zitto/a, taci, quello che dici non ha senso… ogni volta che ci hanno impedito di esprimerci o semplicemente di dire la nostra, ma anche ogni volta che abbiamo taciuto, abbiamo rinunciato a manifestare noi stessi o esprimere le nostre emozioni più vere,  ci hanno messo o ci siamo messi/e un bavaglio, ci è stata tappata, o ci siamo tappati, la bocca… e il nostro Io più profondo è stato costretto, una volta di più, a fare silenzio, a farsi invisibile!

Così, in questi giorni, quando vedo pubblicizzate o proposte mascherine sempre più colorate, accattivanti…dentro di me sale una riflessione: si sta trasformando (o stanno trasformando) in moda un oggetto che dovrebbe avere un utilizzo assolutamente limitato nel tempo e/o “relegato” a categorie specifiche di lavoratori…  Perché la maggior parte di noi sta chiedendo, in modo più o meno inconsapevole, che un oggetto che ostacola la comunicazione, che inibisce la parola, che contribuisce a creare distanza fra gli esseri umani, diventi oggetto irrinunciabile? In realtà, se consideriamo questo oggetto come un SIMBOLO, ciò che accade in questo periodo non è altro che la manifestazione esplicita e chiara di ciò che c’era già e che forse non volevamo vedere: la distanza fra le persone, l’individualismo, la mancanza di volontà (o quanto meno la difficoltà) nel creare relazioni intime, profonde, autentiche; la superficialità o la banalità in cui  spesso si riduce la comunicazione, il bisogno di rifuggire da una profondità, da una onestà e una verità nel dialogo e nell’incontro con l’altro. Credo che sia arrivato il momento, e l’esistenza ce lo sta sbattendo in faccia, di riflettere e di trasformare questi aspetti della nostra vita e delle nostre relazioni, di recuperare dentro di noi valori quali la SOLIDARIETÀ, la PRESENZA, la CONDIVISIONE vera e profonda, l’ONESTÀ, l’ACCOGLIENZA, il CALORE UMANO, l’INTIMITÀ, l’AMORE, l’AUTENTICITÀ. Affrontiamo e abbattiamo tutti i muri che abbiamo creato dentro di noi e che ci impediscono di essere in contatto profondo con noi stessi e di avvicinarci davvero all’altro! Usiamo questo tempo per liberarci dalle gabbie in cui abbiamo imprigionato noi stessi! Nulla e nessuno (nemmeno noi, o meglio soprattutto noi, a noi stessi) dovrebbe impedirci di esprimerci, di parlare, di comunicare in ogni forma, di manifestare il nostro pensiero, il nostro sentire, tutte le emozioni che proviamo, la nostra essenza, la nostra verità. Teniamo liberi la nostra mente, il nostro cuore e la nostra Voce!

L.P.

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