SCEGLIERE: AGIRE O REAGIRE?

Nel corso della nostra vita siamo costantemente posti di fronte a scelte. Scelte a volte semplici, altre volte decisamente più complesse da compiere. E comunque, sia che si tratti delle une, che delle altre, nella maggior parte dei casi siamo profondamente convinti di essere noi a decidere quale strada prendere, quale “azione” compiere, cosa dire, quale posizione assumere…

In realtà “Una vita di scelte è una vita di azioni consapevoli. Una vita casuale è una vita di reazioni inconsapevoli” N.D Walsh

Quante volte siamo stati convinti di aver compiuto delle vere scelte, quando in realtà stavamo solo re-agendo a ciò che ci si presentava davanti?

AGIRE vuol dire muoversi nello spazio della consapevolezza, in un presente vigile, lucido, connesso al sentire profondo, libero da quei vincoli emotivi e inconsapevoli di un passato non elaborato: che condiziona, che determina e che “sceglie” al posto nostro. Agire vuol dire essere completamente nel QUI e ORA, connessi alla nostra VERITА più profonda e, perché ciò sia possibile, è necessaria una conoscenza intima di se stessi, delle proprie ferite, della loro origine, e di come queste abbiano generato quelle dinamiche di comportamento che, che ci piaccia o no, sono alla radice delle nostre reazioni. Una reazione è sempre figlia della mente e del passato, porta con sé tutto questo bagaglio di parti di noi non esplorate ed elaborate, di condizionamenti familiari e sociali ancora determinanti, di vissuti e traumi irrisolti che, a nostra insaputa, ci muovono come marionette. E la mente non fa altro che rimestare fra tutte le nostre esperienze già vissute (o al limite vissute da altri che si sono trovati in situazioni simili, o dai nostri antenati e di cui portiamo frammenti di memoria in quello che Jung chiama Inconscio Collettivo) e finisce per muoversi come già si è mossa una volta. L’azione al contrario è il PRESENTE, il NUOVO, l’INESPLORATO.

L’azione è uno spazio libero, la reazione è un binario.

L’azione è CREAZIONE. La reazione è un rimescolare le carte, ma il mazzo, purtroppo, è sempre quello!

È possibile allora agire davvero e non trovarsi costantemente nella condizione di reagire? È possibile! E l’unica strada per realizzare questo, è quella che passa per un profondo lavoro su di sé e che ci consente di raggiungere quella CONSAPEVOLEZZA di noi stessi e delle nostre dinamiche, tale da permetterci un contatto profondo ed intimo anche con quelle parti di noi sepolte, oscure e dimenticate, eppure così presenti e condizionanti.

Agire è scegliere!

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